Corso teorico-pratico di Riabilitazione Neuro Occlusale
ad indirizzo ortopedico – funzionale
Presentazione
Fare ortodonzia funzionale significa fare trattamenti quanto più precoci possibile, prima comunque del completamento della permuta. La gestione dell’occlusione interagisce infatti con lo sviluppo del modello scheletrico e il ristabilirsi di un corretto pattern occlusale induce ad uno sviluppo eugnatico.
Le tecniche di R.N.O. presuppongono un approccio al paziente con criteri di diagnosi e di terapia differenti da quelli usualmente adoperati. Infatti la corretta interpretazione clinica dello sviluppo dell’’apparato stomatognatico consente di poter comprendere come avvenga una crescita fisiologica e come un carente stimolo funzionale masticatorio sia causa, nel tempo, di iposviluppo della bocca con possibili ripercussioni a livello posturale.
Solo il precoce ristabilimento dei normali contatti interincisivi farà si che l’accrescimento compensatorio della regione alveolare superiore e inferiore sia corretto.
Solo il recupero di una corretta funzione, in associazione ad una scrupolosa diagnosi confluente, garantiranno gli stimoli necessari sulle strutture neuro-muscolari per uno sviluppo fisiologico e la permanenza in uno stato di salute e di benessere, per effetto di una ottimizzazione delle riabilitazioni occlusali ortodontiche nel rispetto dell’omeostasi posturale globale dell’individuo. L’ortodonzia intercettiva ha pertanto come obiettivo del trattamento “la funzione masticatoria corretta”, che si potrà ottenere solo con un approccio diagnostico
differente. L’individuazione del tipo di masticazione, l’osservazione della sua congruità, uno studio più accurato della “funzione”, la corretta lettura del “rapporto tra forma e funzione”, diventano pertanto i principali obiettivi diagnostici da raggiungere per ottenere il corretto funzionamento del sistema stomatognatico.
I trattamenti ortodontici devono avvalersi dell’utilizzo di nuove apparecchiature, capaci di esercitare una eccitazione neurale “mirata” solo ad alcuni distretti della bocca e di indurre una azione specifica sulla muscolatura; di correggere i vettori di crescita ossea patologici e di ottenere nuovi “stimoli di crescita”, capaci di dare una corretta funzione masticatoria, che dovrà essere accuratamente preservata nel tempo anche, quando necessario, per mezzo della costruzione di manufatti protesici in grado di garantire nel tempo la corretta cinematica mandibolare e la fisiologica masticazione alternata bilaterale.
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